Pali trivellati di grande diametro:
I pali trivellati di grande diametro sono pali in calcestruzzo e possono raggiungere portate oltre 500 t. Sono usati per il sostegno di plinti isolati (monopalo), in berlinesi di pali accostati e per la stabilizzazione di frane quando si renda necessario l’uso di strutture particolarmente resistenti. Così come i pali di diametro medio dai 600 a 800 mm rappresentano una soluzione tecnicamente sicura ed economicamente vantaggiosa in presenza di un orizzonte ben addensato in profondità.
Pali vibroinfissi:
I pali vibroinfissi sono pali infissi mediante l’utilizzo di un vibratore ad alta frequenza e hanno un diametro che varia da 220 mm a 520 mm.
Il loro vantaggio è che non comportano asportazione di materiale e quindi non producono risulte di perforazione mantenendo così il cantiere pulito; hanno inoltre il vantaggio di migliorare lo stato di addensamento del terreno e le conseguenti caratteristiche di portanza.
Si realizzano in terreni sabbiosi ed in ghiaie scarsamente addensate, anche in presenza di acqua di falda.
E’ un prodotto economicamente vantaggioso grazie alla velocità di realizzazione e la facile gestione in cantiere; inoltre, sfruttando il braccio della grù il palo può essere realizzato direttamente nel plinto già scavato eliminando di conseguenza i costi della scapitozzatura e dello scavo in sezione ai pali già realizzati.
Pali ad elica continua (C.F.A.):
Il palo ad elica continua è un palo di medio - grande diametro (Ø 450÷1000 mm) con portate comprese tra 50 e 250 t.
Il palo C.F.A. viene infisso con l’uso di un’elica continua che penetra nel suolo avvitandosi e portando in superficie una modesta quantità di terreno; il palo C.F.A. viene poi iniettato con calcestruzzo a pressione e in una seconda fase armato con una gabbia in acciaio inserita in foro.
Questo tipo di palo è realizzabile in tutti i terreni poco addensati (dalle argille alle sabbie ghiaiose) e, grazie all'iniezione in pressione, migliora la portata laterale rispetto al palo trivellato con metodo tradizionale.
Un altro vantaggio è dato dall’assenza dei fanghi di perforazione, la cui gestione e smaltimento finale possono risultare particolarmente problematici.